Le Guglie Sognanti Di Oxford... E Denaro Contante
L’esterno della scuola Blavatnik

L’Università di Oxford ha sviluppato un gusto per i progetti architettonici di grandi nomi, più recentemente la controversa scuola di governo Blavatnik, costruita da Herzog & de Meuron. La tendenza è qualcosa di più della necessità di attirare sponsor miliardari?

Passò un secolo – il 20° – in cui l’Università di Oxford non acquisì un interno così magnifico. Un cilindro di vuoto si eleva per sette piani, circondato da gallerie, congruenti fino a diminuire e diventare eccentriche ai due livelli superiori. Altri cerchi si snodano, scale secondarie e corpi illuminanti, come se si trattasse di un astrolabio abitabile, il modello di un sistema solare prima sconosciuto. Il materiale principale è il cemento, ma riscaldato dall’odore della quercia, con le sue note di cantine e boschi. La forma riecheggia il Guggenheim di Frank Lloyd Wright a New York; l’ambizione è paragonabile alla grande cappella vittoriana del Keble College, dove parte della fortuna guano del donatore William Gibbs fu trasmutata in pietà policroma.

La meraviglia interiore si combina con un esterno impervio. La forma interna si traduce in un tamburo di vetro sormontato da uno più piccolo, con la geometria liscia interrotta in un punto da uno strato rettangolare. L’ingresso è decisamente simmetrico. Il rivestimento in vetro offre opacità, anche se gli architetti affermano che sarà più trasparente una volta completato. C’è un caffè al piano terra che per ora aprirà solo verso l’interno, negando la semplice mossa di fornire tavoli all’aperto e offrendo vetri più imperscrutabili al passante. Le barriere di sicurezza impediranno al visitatore occasionale di entrare in profondità nell’edificio. Le forme circolari sembrano sferzare un vento sul plinto lastricato.