Villa Escargot, Chiba, Giappone / Takeshi Hirobe

Dettagli del progetto:
Località: Chiba, Giappone
Tipo: Residenziale – Case
Architetti: Takeshi Hirobe
Area del sito: 1860,82 m2
Area dell’edificio: 99
m2 Superficie totale del pavimento: 116,43 m2
Fotografie: Koichi Torimura

Come “murare” uno spazio per le persone? Divento più consapevole di questa domanda quando progetto un edificio in un ambiente che si affaccia sulla natura, piuttosto che in una zona residenziale. Pertanto, sin dalla mia prima visita al sito, avevo pensato che l’edificio stesso dovesse resistere in modo robusto e indipendente.

Il sito dista circa 200 metri dal mare e si trova su una collina. C’è una scogliera con alberi sul retro del sito e un orizzonte marino della baia di Tokyo nella parte anteriore. Tenuto conto del rapporto con queste condizioni, è stato richiesto un piano di dimensioni adeguate per operare come casa per il fine settimana, oltre a utilizzare efficacemente l’ampio sito. Il cliente desiderava anche avere una vista sull’oceano dal secondo piano e un luogo che avesse una vista panoramica incorniciata con il cielo. Pertanto, per la progettazione era richiesto un certo livello di volume in altezza.

Dopo essere entrati nell’ingresso lungo una parete laterale triangolare, la visuale esterna viene temporaneamente interrotta e le persone si trovano in una gradazione di luce. C’è uno spazio in lamiera piegata che sale verso il secondo piano e nello spazio è collocato un bagno semicircolare.

Dopo il luogo con un’alta vista panoramica incorniciata, la visuale si restringe rapidamente per poi atterrare nuovamente oltre la zona bagno. Le sequenze interne sono gestite come se fossero melodie e gli spazi sono collegati come se accumulassero armonie.

Per enfatizzare le “superfici” continue, la struttura non è a vista e l’interno è rifinito con multistrato a giunto chiuso. Credevo che la scelta di questo materiale avrebbe enfatizzato le proprietà spaziali di questo edificio.

Le cose che definiscono il movimento delle forme triangolari continue sono le attività, i pendii di drenaggio e un senso di massa quando l’edificio è posizionato sul sito. Di conseguenza, è stata creata una forma che ricorda un guscio a spirale posato a terra.